Tassi di recidiva e mortalità specifica per malattia in seguito a procedure per la conservazione della fertilità al momento della diagnosi di cancro al seno
Il tumore al seno ( BC ) è l'indicazione più comune per la preservazione della fertilità ( FP ) nelle donne in età riproduttiva.
Le procedure per la preservazione della fertilità spesso includono la stimolazione ormonale, ma i dati attuali sono scarsi riguardo al fatto che l'uso della stimolazione ormonale per la preservazione della fertilità sia associato a un deterioramento della prognosi di tumore mammario.
È stato esaminato il rischio di mortalità specifica per malattia e recidiva nelle donne sottoposte a preservazione della fertilità con o senza stimolazione ormonale rispetto alle donne che non sono state sottoposte a preservazione della fertilità al momento della diagnosi di cancro al seno.
È stato condotto uno studio prospettico di coorte nazionale svedese per valutare la sicurezza delle procedure ormonali e non-ormonali di preservazione della fertilità indicate per il tumore mammario in Svezia dal 1994 al 2017.
Le donne sono state identificate da uno qualsiasi dei programmi di preservazione della fertilità regionali situati negli ospedali universitari svedesi.
È stato riscontrato che in totale 425 donne sono state sottoposte a preservazione della fertilità e 850 comparatrici di popolazione che non erano state sottoposte a preservazione della fertilità sono state campionate dai registri regionali per il tumore alla mammella e sono state abbinate per età, periodo della diagnosi e regione.
La sopravvivenza libera da recidiva è stata valutata in una sottocoorte di 241 donne sottoposte a preservazione della fertilità e 482 donne che non erano state sottoposte a preservazione della fertilità, con dati completi.
I registri demografici e sanitari a livello nazionale hanno fornito dati sugli esiti, sulle variabili correlate alla malattia e al trattamento e sulle caratteristiche socioeconomiche.
Gli esiti principali erano recidiva e mortalità specifica per malattia dopo una diagnosi di tumore alla mammella.
La popolazione finale dello studio comprendeva 1.275 donne ( età media, 32.9 anni ) al momento della diagnosi di tumore mammario.
Dopo la stratificazione in base alle variabili corrispondenti età, periodo e regione e l’aggiustamento per Paese di nascita, istruzione, parità alla diagnosi, dimensioni del tumore, numero di metastasi linfonodali e stato del recettore degli estrogeni, la mortalità specifica per malattia è stata simile nelle donne sottoposte a preservazione della fertilità ormonale ( hazard ratio aggiustato, aHR, 0.59 ), donne sottoposte a preservazione della fertilità non-ormonale ( aHR, 0.51 ) e donne che non sono state esposte a preservazione della fertilità ( riferimento ).
In una sottocoorte con dati dettagliati sulla recidiva, anche il tasso aggiustato di mortalità e recidiva malattia-specifica è stato simile tra il gruppo sottoposto a preservazione della fertilità ormonale ( aHR, 0.81 ), sottoposto a preservazione della fertilità non-ormonale ( aHR, 0.75 ), e non-sottoposto a preservazione della fertilità ( riferimento ).
In questo studio di coorte, la preservazione della fertilità con o senza stimolazione ormonale non è stata associata ad alcun aumento del rischio di recidiva o mortalità specifica per malattia nelle donne con cancro al seno.
I risultati di questo studio hanno fornito prove aggiuntive necessarie sulla sicurezza delle procedure di preservazione della fertilità nelle donne con carcinoma mammario, e possono influenzare l'attuale pratica sanitaria a beneficio delle giovani donne con cancro al seno che desiderano preservare la propria fertilità. ( Xagena2022 )
Marklund A et al, JAMA Oncol 2022; 8: 1438-1446
Gyne2022 Onco2022 Med2022
Indietro
Altri articoli
I tassi di iperglicemia dopo la terapia con Alpelisib per il cancro al seno metastatico sono più alti di quelli osservati negli studi
I dati di uno studio hanno dimostrato che i pazienti con carcinoma mammario metastatico trattati con Alpelisib ( Piqray ),...
Terapia endocrina con o senza Ribociclib dopo progressione dell'inibizione della chinasi 4/6 ciclina-dipendente nel cancro al seno metastatico HR-positivo e HER2-negativo: studio MAINTAIN
L'inibitore della chinasi 4/6 ciclina-dipendente ( CDK4/6 ) con terapia endocrina ( ET ) migliora la sopravvivenza libera da progressione...
Infiammazione e declino clinico dopo chemioterapia adiuvante nelle anziane con cancro al seno: Hurria Older Patients Prospective Study
Le sopravvissute al tumore al seno più anziane sono ad aumentato rischio di declino clinico dopo la chemioterapia adiuvante. Uno...
Chemioterapia adiuvante a bassa intensità per il cancro al seno nelle donne anziane: studio HOPE
Le donne anziane con tumore alla mammella in fase iniziale ( EBC ) ad alto rischio traggono beneficio dalla chemioterapia...
Ibandronato nel setting adiuvante non produce benefici nel cancro al seno ER+
I risultati di uno studio di fase 3 hanno mostrato che l'aggiunta di Ibandronato alla terapia endocrina in ambiente adiuvante...
Verzenios a base di Abemaciclib nel trattamento del cancro al seno in fase avanzata o metastatica
Verzenios, che contiene come principio attivo Abemaciclib, è un medicinale antitumorale che trova impiego nel trattamento di donne affette da...
Verzenios riduce significativamente il rischio di recidiva nelle pazienti con cancro al seno in fase precoce e ad alto rischio, approvato dall'EMA
L'EMA ( European Medicines Agency ) ha approvato Verzenios ( Abemaciclib ) in associazione alla terapia endocrina adiuvante standard per...
L'uso quotidiano di Aspirina non riduce il rischio di recidiva del cancro al seno
Da uno studio randomizzato di fase 3 è emerso che l'uso di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) non ha prolungato...
Beneficio ventennale dell'adiuvante Goserelin e Tamoxifene nelle pazienti in premenopausa con cancro al seno
È stato valutato il beneficio della terapia endocrina a lungo termine ( 20 anni ) in pazienti in premenopausa con...